letteradimissioniSe state leggendo l’articolo in questione è perché forse, voi o qualcuno che conoscete, deve scrivere una lettera di licenziamento. Ognuno ha i suoi buoni motivi per farlo, alcune volte riconducibili al posto di lavoro, altre volte invece, a motivi personali. Alcune volte lasciare il posto in cui si lavora può essere anche un dispiacere, ma si rivela necessario.

Il sito web MySuperJob spiega molto bene come si scrive una lettera di dimissioni e offre consigli validi che possono consentire a chiunque, in qualsiasi situazione, di scrivere una buona lettera di licenziamento.

I primi consigli che potete trovare su MySuperJob sono quelli rivolti alla forma. Chiaramdente dovrete seguire uno stile molto formale, evitando commenti personali o sfoghi. Dovete riportare i vostri dati e quelli del vostro titolare, la parte scritta in cui annunciate l’intenzione di licenziarvi, la data e lo spazio per entrambe le firme (la vostra deve essere già presente quando la consegnate).

Come previsto dalla legge la lettera di licenziamento deve indicare anche il giorno in cui effettivamente verrà meno il rapporto. Sono da calcolare i giorni di preavviso previsti da contratto, in media 15 giorni. Una volta che il rapporto è terminato, il dipendente dovrà ricevere quanto ancora gli spetta da contratto e il TFR.

Qualora invece presentate una lettera di licenziamento “in tronco”, cioè senza preavviso, si aprono due srade. Da una parte la legge è dalla vostra se avete buone ragioni per farlo. Per buone ragioni non si parla di un vostro trasferimento, dell’intenzione di aprire azienda vostra o per un litigio sul luogo di lavoro. Serie ragioni indica quei fatti avvenuti sul lavoro, gravi, che hanno portato il dipendente a non potersi più fidare del titolare neanche come persona.

Se invece le lettere di dimissioni senza preavviso sono consegnate in mancanza di motivi seri, il dipendente dovrà corrispondere al titolare una somma in denaro pari a quella che lui stesso avrebbe percepito adempiendo al suo dovere di lavorare in quel periodo di preavviso.

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