cocainaNel 2007 la nota rivista “The Lancet” ha pubblicato uno studio sui danni e gli effetti della cocaina, una delle droghe purtroppo più conosciute che ci sono in giro. Lo studio pubblicato riguardava la scala razionale per valutare il danno dell’abuso di droghe. L’analisi fatta prendeva in esame tre fattori principali: il danno fisico immediato e nel corso del tempo, la tendenza ad instaurare la dipendenza e il danno sociale che la dipendenza tende ad arrecare all’ambiente in cui si vive.

Lo studio spiega nel dettaglio come si è arrivati ad analizzare questi tre parametri. Il risultato finale è riassunto in una tabella dove le principali 20 droghe sono comparate in ordine di pericolosità. La cocaina risulta essere la sostanza tossica più pericolosa, dopo l’eroina.

Ora andiamo ad analizzare quali sono nello specifico gli effetti della cocaina. Si tratta di una droga con una forte tendenza ad instaurare una dipendenza psichica e fisica e perciò è molto difficile cessare il suo utilizzo, soprattutto per chi la usa con regolarità. Il principale effetto collaterale della cocaina è quello della dipendenza. Altri effetti della cocaina e del suo abuso possono essere suddivisi tra breve e lungo termine. Quelli a breve sono: euforia, percezione di maggior energia disponibile, aumentata vigilanza mentale, visiva, auditiva e sensoriale, riduzione del sonno e della fame. A livello fisico si riscontra: aumento della temperatura corporea, aumento della pressione, vasocostrizione, tachicardia, dilatazione delle pupille e sudorazione. Questi effetti della cocaina si presentano subito dopo l’assunzione e durano dai pochi minuti fino ad un’ora circa.

Invece gli effetti della cocaina a lungo termine sono: dipendenza molto forte dalla sostanza, tolleranza ( cioè il bisogno di aumentare le dosi), danni permanenti a vasi sanguigni, cuore e cervello, danni a fegato, reni e polmoni, danni al setto nasale (se la cocaina viene inalata), malattie infettive e ascessi se iniettata, malnutrizione, gravi danni ai denti, allucinazioni uditive e tattili, problemi sessuali e infertilità, disorientamento, apatia, stanchezza, confusione, irritabilità e disturbi dell’umore, aumento della frequenza di comportamenti a rischio, psicosi e depressione grave.

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