Nella tradizione natalizia tra i vari addobbi trovano un posto speciale le campanelle, un simbolo strettamente religioso, che richiama alla mente il giorno di festa per celebrare la nascita di Gesù.

Le campane divennero una parte fondamentale del culto natalizio, intorno al ‘400, quando con il loro suono si chiamavano a raccolta i fedeli, per assistere alla Santa Messa.

Secondo un’antica leggenda in occasione della nascita di Gesù, furono  numerosi  pastori, che si misero in cammino per raggiungere Betlemme e rendere omaggio al Re dei Re.

Un piccolo bambino purtroppo privato della vista, stava seduto su un lato della strada principale che conduceva alla capanna, nel sentire l’annuncio degli angeli, chiese ai vari passanti di essere accompagnato da Gesù bambino.

Ma le gente aveva così fretta di arrivare, che nessuno gli prestò attenzione, ed il piccolo rimase solo e sconsolato.

Quando tutti furono passati e tornò di nuovo il silenzio, da lontano udì un lieve rintocco di una campana da bestiame, il piccolo si alzò e tutto rincuorato pensò: “ Forse quella mucca si trova proprio nella capanna dove è nato Gesù”.

Si incamminò e seguendo il suono della campana, riuscì ad arrivare alla capanna e la mucca delicatamente condusse il piccolo fino alla mangiatoia, dove giaceva il Piccolo Re. 

Le campanelle sono anche un simbolo di pace, fortuna e serenità, è usanza regalarne una ad una persona speciale alla quale si vuole bene, per scacciare gli spiriti cattivi e la malasorte, augurandole di veder realizzati i propri desideri, facendola tintinnare.

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